La coltivazione domestica di marijuana è tornata al vaglio della Corte di Cassazione.
Con una recente sentenza la terza sezione della Corte ha affrontato un caso di coltivazione fai da te e si tratta di uno dei primi casa di applicazione della ben nota sentenza delle Sezioni Unite n. 12348/20 del 19/12/2019.
Ma facciamo un passo indietro.
E' lecito coltivare in casa propria piante di marijuana?
Per le Sezioni Unite la risposta è sì, ma ad alcune condizioni:
Le tecniche di coltivazione devono essere rudimentali
Il numero di piante coltivate deve essere scarso
Lo stupefacente ricavabile deve essere "modestissimo"
Lo stupefacente deve essere destinato esclusivamente al consumo personale, e nulla deve far pensare ad un commercio illecito di quanto coltivato.
Nel caso di cui parliamo in questo post la Corte ha verificato che i requisiti non erano soddisfatti.
La coltivazione, infatti, era piuttosto sofisticata. Era infatti presenti una serra con sistema di aerazione, lampade UV e un sistema di riscaldamento che ricreava le condizioni ottimali.
Inoltre, da tutta la sostanza sequestrata secondo le analisi scientifiche sarebbero state ricavabili 271 dosi, decisamente incompatibili con un uso personale.
La Corte di Cassazione confermava la condanna a 1 anno e 4 mesi e 10.000 € di multa per il reato di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti (art. 73 co. 4 DPR 309/1990) escludendo altresì l'ipotesi del fatto di lieve entità.
Avv. Alberto Bernardi
Studio Legale Maisano
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