È responsabile della morte di uno dei trasportati non solo chi ha causato l’incidente stradale ma anche chi avrebbe potuto evitarlo tenendo una condotta di guida più prudente. Questo è il principio di diritto ribadito dalla corte di Cassazione nella sentenza nr. 4423/2016 depositata il 19 ottobre scorso.
La vicenda: un uomo perde la vita in un incidente stradale causato dal mancato rispetto della precedenza da parte di uno dei conducenti delle auto coinvolte. Veniva chiamato a rispondere, e condannato, anche il conducente dell’auto centrata dalla predetta.
Secondo la Corte di Cassazione la condanna è del tutto legittima in quanto alla circolazione stradale si impongono seri doveri di prudenza e diligenza al fine di reagire a situazioni di pericolo determinate da comportamenti irresponsabili altrui.
Il mancato rispetto dei limiti di velocità e la fiducia (mal riposta) nel comportamento corretto degli altri conducenti costituiscono una negligenza che giustifica l’addebito di omicidio colposo.
Avv. Alberto Bernardi
Studio Legale Maisano
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