Guida rapida al delitto di atti persecutori: per capire bene e difendersi meglio.
Sommario:
Cos'è lo stalking?
Chi può commettere lo stalking?
In cosa consiste lo stalking?
Come si manifesta il reato di staking?
Quali sono le pene previste per lo stalking?
La procedibilità a querela
La procedibilità d’ufficio
Casistica del delitto di atti persecutori
Il Patrocinio a Spese dello Stato per le vittime di stalking
1. Cos'è lo stalking?
Il delitto di atti persecutori, comunemente chiamato stalking, è stato introdotto nel 2009 all’art. 612 bis del Codice Penale. E’ un reato contro la persona e in particolare contro la libertà morale intesa come libertà dell’individuo da intrusioni e molestie che possano turbarne l’equilibrio psicologico.
2. Chi può commettere lo stalking?
Si tratta di un delitto comune, realizzabile da qualsiasi persona, anche se l’esistenza di un rapporto qualificato tra autore e vittima -come ad esempio il coniuge (anche separato o divorziato) il partner o l’ex partner- integra una circostanza aggravante
3. In cosa consiste lo stalking?
Il reato di atti persecutori è un reato “a forma libera”: il Legislatore non ha previsto dettagliatamente le condotte incriminate ma si realizza con una pluralità di azioni di molestia e/o minaccia reiterate nel tempo. Si tratta, pertanto, di un reato necessariamente abituale.
Per minaccia deve intendersi la prospettazione (esplicita o implicita) di un male futuro, purché idonea a intimorire il soggetto minacciato.
Quanto alla molestia invece si tratta di una indebita interferenza nella sfera di libertà altrui, in qualsiasi modo realizzata e idonea a turbare in modo apprezzabile le normali condizioni di vita del molestato.
4. Come si manifesta il reato di staking?
Il reato di atti persecutori deve essere classificato come un reato ad evento di danno. In altre parole il delitto risulta compiutamente realizzato solo qualora si verifichi uno dei tre eventi descritti dalla norma incriminatrice:
Perdurante e grave stato di ansia o di paura della vittima;
Timore per la propria o altrui incolumità;
Costrizione ad alterare le proprie abitudini di vita.
La Corte di Cassazione ha ribadito più volte che si tratta di tre eventi alternativi: il reato sussiste anche qualora se ne realizzi solamente uno.
5. Quali sono le pene previste per lo stalking?
La pena prevista per il reato di stalking va da 1 anno a 6 anni e 6 mesi di reclusione.
Può essere aumentata qualora l’autore sia o sia stato legato alla vittima da relazione sentimentale ovvero la vittima sia un minore, una donna incinta, un disabile o le condotte siano state realizzate da persona armata o travisata.
La pena è aggravata anche se l’autore è stato già oggetto dell’ammonimento del Questore.
6. La procedibilità a querela
Di norma per poter procedere per il reato di stalking è necessario presentare una querela, proponibile entro 6 mesi dalla realizzazione del reato. Tale delitto gode pertanto di un termine raddoppiato rispetto a quello ordinario. Come previsto dall’art. 612bis comma 4 c.p., inoltre, la querela può essere rimessa solamente in sede processuale.
La querela diventa tuttavia irrevocabile nel caso le condotte siano state realizzate da persona armata o travisata.
7. La procedibilità d’ufficio
In alcune ipotesi, invece, si procede d'ufficio, ad esempio quando:
La persona offesa sia minore o disabile
L’autore sia già stato ammonito dal questore
Il reato sia connesso con altro reato procedibile d’ufficio
8. Casistica del delitto di atti persecutori
Secondo la Giurisprudenza della Corte di Cassazione possono integrare il delitto di stalking:
Ossessiva presenza nei luoghi frequentati dalla persona offesa, pedinamenti ripetuti e minacce di morte rivolte alla stessa e alla sua famiglia (Cass. 29845/2015)
E’ provato il mutamento delle abitudini di vita della persona offesa e quindi il reato di stalking quando la stessa sia stata costretta a farsi accompagnare quando usciva dalla propria abitazione o a tenere il proprio cellulare staccato per evitare di essere avvicinata o contattata dal reo (Cass. sez. 5 32396/2015)
La condotta dell'ex partner che in modo petulante e insistente corteggia l'ex consorte inviandole dichiarazioni amorose via sms, posta, mail, bigliettini sul parabrezza dell'auto in quantità e con modalità tali da creare uno stato d'ansia o di paura tale da temere per la propria incolumità. (Cass. sez. 5 nr. 12528/2016)
Le ripetute minacce e ingiurie perpetrate via Facebook nei confronti della famiglia dell’ex partner nell’ambito di un procedimento di separazione e affidamento dei figli minori (Cass. sez. 5 nr. 21407/2016)
Ripetute condotte di consistite in intrusione nei locali societari, pedinamento delle persone offese, apposizione di catene alla porta dell’esercizio, diffusione di volantini diffamatori (condotte maturate nell’ambito di una controversia civilistica sorta nella gestione di un esercizio commerciale fra due famiglie socie al 50% di una Snc) (Cass. sez. 5 4011/2016)
Comportamenti offensivi e vessatori nei confronti dei vicini di casa consistiti in diffamazioni, offese, sputi, false accuse, insulti a sfondo razziale, percosse, atti di violenza privata, danneggiamenti all’autovettura della persona offesa tali da costringerla a cambiare casa in quanto temeva per l’incolumità propria e dei propri figli (Cass. sez. 5 nr. 25756/2015)
9. Il Patrocinio a Spese dello Stato per le vittime di stalking
Le persone offese dal reato di atti persecutori sono sempre ammesse al Patrocinio a Spese dello Stato (gratuito patrocinio) a prescindere dalle condizioni di reddito.
Qui puoi trovare tutti gli altri requisiti e la documentazione necessaria per l'istanza di ammissione al Gratuito Patrocinio.
Qui invece puoi trovare i nostri recapiti. Contattaci per maggiori informazioni.
Avv. Alberto Bernardi
Studio Legale Maisano
Avvocati Penalisti in Bologna